[Storia delle Cese n.86] da Osvaldo Cipollone A Cese l’acqua è sempre stata insufficiente per le esigenze igieniche ed alimentari delle persone e degli animali. In passato la si doveva attingere e “carià” (trasportare) dalle poche fontane sparse per il paese, presso le quali avvenivano spesso storie di litigi e d’amore. Le ragazze che vi…
[Storia delle Cese n.85] da Osvaldo e Roberto Cipollone La struttura “urbanistica” di Cese si è ovviamente modificata nel tempo e la conformazione che vediamo attualmente è frutto non solo della ricostruzione post-terremoto, ma anche delle trasformazioni intervenute a livello architettonico, normativo, economico e socio-demografico. Dall’elenco delle costruzioni presenti nel XIX secolo emerge una visione…
[Storia delle Cese n.84] di Roberto Cipollone Come noto, l’antica chiesa di Cese ha subito nel tempo numerose ristrutturazioni, alcune delle quali resesi necessarie in seguito ad eventi naturali. L’ultimo intervento di cui si ha notizia certa prima del devastante terremoto del 1915 risale all’anno 1876 ed è testimoniato da una lettera che il parroco…
[Storia delle Cese n.82] da Osvaldo Cipollone e Giovan Battista Pitoni A cavallo dei mesi di gennaio e febbraio del 1956 avveniva un evento atmosferico straordinario, e sono ancora in molti ad averne impressi nella mente i ricordi e le immagini. La famosa “nevicata del ‘56” venne provocata da una rara perturbazione di aria gelida,…
[Storia delle Cese n.80] di Roberto Cipollone Dopo le scosse venne il silenzio.Le pietre cadute rimanevano lì, oramai inermi, ben custodite da polvere e calcinacci. Quando la disperazione passò, e non passò mai, venne l’esigenza di ripararsi. Dopo, molto dopo, si cominciò a ricostruire, molto spesso arrangiandosi alla meglio, altre volte adeguandosi alle previsioni edilizie.…
[Storia delle Cese n.76] da Antonio Ricciardi Il 13 novembre 1943 due ragazzi poco più che ventenni arrivano a Cese nel tentativo di fare ritorno a casa, che per uno di loro vuol dire Palermo, quasi 900 chilometri a sud. Antonio è un ufficiale dell’esercito italiano oramai disciolto, dopo l’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre, e in…
[Storia delle Cese n.74] da Antonio Socciarelli e Osvaldo Cipollone Diverse persone di Cese si sono affermate e continuano ad affermarsi in campo civico e professionale. In passato, tuttavia, l’ascesa era probabilmente più complessa, soprattutto in considerazione del fatto che alcune professioni erano appannaggio di poche casate o famiglie privilegiate. Alla fine del ‘700, invece,…
[Storia delle Cese n.73] da Roberto Cipollone Il tema dei Caduti e delle vittime di guerra è da sempre delicato e di difficile perimetrazione. Per il problema delle fonti, anzitutto, che spesso risultano carenti e a tratti discordanti, ma anche per tutta una serie di dimensioni che non rientrano nella sfera prettamente documentale, ma attengono…
[Storia delle Cese n.72] da Osvaldo Cipollone I dialetti marsicani, come il resto dei dialetti abruzzesi, si presentano frammentati, influenzati come sono dalle vicende storiche della subregione, che già in epoca antica era divisa in due aree: quella a settentrione del lago Fucino, occupata dagli Equi/Equicoli, e quella a meridione, abitata dai Marsi. Gli idiomi…
[Storia delle Cese n.71] di Roberto Cipollone In tempi recenti si è riacceso il dibattito su un tema mai del tutto definito: Cese è stata sede della diocesi dei Marsi o, più semplicemente, uno dei luoghi di dimora dei vescovi marsicani? A riaccendere il dibattito ha contribuito il rinnovato interesse attorno alla famiglia dei Vescovi…
[Storia delle Cese n.70] da Osvaldo Cipollone Dai “cassetti della memoria” riemerge un’antica Ordinanza emanata dalla Suprema Commissione Feudale e facente parte degli “Atti del Comune di Cese”[1]. Il documento del 1854 riguarda i possedimenti tenuti da Cese nella contrada Cespugliara, situata sul versante Est del Monte Pao, la montagna che separa i Piani Palentini…
[Storia delle Cese n.69] di Roberto Cipollone Dalle testimonianze locali si sa che, nel periodo immediatamente successivo al terremoto, le scuole elementari di Cese vennero provvisoriamente dislocate all’interno di alcune baracche fatte costruire nella zona prossima ajjo Burghitto e ajj’Arborito (vicino all’attuale cabina elettrica). Raccontava al riguardo Lidia Petracca: “Nel 1918 arrivarono i prigionieri e…
[Storia delle Cese n.68] di Osvaldo Cipollone Intorno al 1950 il paese di Cese ed il territorio adiacente furono interessati da un avvenimento che sconvolse la naturale quiete del posto. Un giorno, infatti, si videro muovere verso la zona “dell’Ara” alcuni mezzi meccanici di inusuale fattura e funzione. I nostri compaesani, incuriositi, chiesero cosa avessero…
[Storia delle Cese n.65] di Roberto Cipollone Quello delle Autolinee Cosimati è un caso storico molto interessante, soprattutto perché racconta di un’imprenditorialità “di servizio” e “di famiglia” che nel tempo ha dimostrato di meritare il ruolo di rilievo riconosciutole nel territorio. L’attività nasce nella seconda metà degli anni ‘40 su iniziativa di Carmine Cosimati, che…
[Storia delle Cese n.63] da Mario Di Domenico Nella toponomastica di Cese antecedente il terremoto del 1915 figura una stradina con un nome particolare: Via Castello, corrispondente alle attuali Via Leopardi e Via Manzoni, nei pressi della chiesa. In paese, però, non ci sono mai stati manieri o fortezze, dunque quel “castello” non può essere…
[Storia delle Cese n.62] di Roberto Cipollone La storia della cartografia ha radici profondissime; basti pensare che la più vecchia mappa proveniente dall’antichità classica, la cosiddetta “mappa di Soleto” (una supposta mappa geografica del Salento raffigurata su un vaso), viene datata al VI-V secolo a.C. e che le più antiche rappresentazioni cartografiche cinesi rimaste risalgono…
[Storia delle Cese n.58] da Lorenzo Giustiniani Lorenzo Giustiniani era un erudito napoletano ed alla fine del 1700 scrisse la sua opera maggiore, il “Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli”, i cui primi tre volumi furono pubblicati nel 1797. All’interno fortunatamente trova spazio anche una breve descrizione di Cese, con riferimenti al territorio, al…
[Storia delle Cese n.57] da marsicaweb.it Il territorio palentino custodisce alcune tracce che restano nascoste agli occhi degli abitanti attuali, ma che conservano indizi importanti sull’evoluzione del territorio. In questo caso le tracce sono rappresentate dai sedimenti fluviali e lacustri che hanno portato alla formulazione di un’ipotesi ben circostanziata, secondo la quale in tempi remoti…
[Storia delle Cese n.55] di Roberto e Osvaldo Cipollone, con il supporto di Francesco Alfonsi Alcune zone della campagna di Cese sono note un po’ a tutti, magari perché più frequentate, o semplicemente perché più spesso citate nei racconti, negli aneddoti, nelle disquisizioni sulle proprietà terriere. Altre invece, sconosciute ai più, rientrano nel dominio dei…
[Storia delle Cese n.54] da Osvaldo e Roberto Cipollone Il paese di Cese conserva da sempre un forte legame con la Madonna di Pietraquaria, in virtù di una “vicinanza” legata non solo alla breve distanza che separa l’abitato dal santuario montano. La devozione per Maria SS.ma di Pietraquaria è il sentimento che più profondamente ha…
[Storia delle Cese n.51] da Primo Di Nicola e Francesco Proia Molti saranno a conoscenza del canale di origine romana scavato tra Castellafiume e Corcumello, sotto il monte Arunzo (o Aurunzo). Quello noto anche come “canale Arunzio”[1] riveste in realtà una rilevanza del tutto particolare e conserva alcuni tratti ancora da decifrare. Primo fra tutti,…
[Storia delle Cese n.49] di Roberto Cipollone Anno del Signore 1509. Sullo scranno papale siede Giulio II, grande mecenate noto alle cronache come il “Papa terribile”. Sempre a Roma, nella canonica di San Lorenzo in Damaso, il più illustre umanista europeo, Erasmo da Rotterdam, va a visitare un professore universitario e latinista nato 68 anni…
[Storia delle Cese n.48] da Nicola Marcone Nicola Marcone è stato uno dei pochi viaggiatori a riportare cenni descrittivi su Cese in un’epoca in cui i narratori si soffermavano soltanto sui centri abitati maggiormente noti. Provenendo da Roma, alla fine dell’800 Marcone si trovò a visitare alcune località della Marsica per poi raccogliere le proprie…
[Storia delle Cese n.47] di Osvaldo e Roberto Cipollone Nel 1962 gli abitanti di Cese inviarono una petizione al Prefetto dell’Aquila, chiedendo che la frazione non fosse più amministrata dal Comune di Avezzano, bensì da quello di Scurcola. Gli stessi Cesensi si dichiaravano “stanchi dell’abbandono più completo” in cui si trovava il paese. L’istanza, sottoscritta…
[Storia delle Cese n.46] da Giuseppe Grossi Nelle notazioni locali, al di là della denominazione amministrativa di “Cese di Avezzano”, il nostro paese appare sovente come “Cese dei Marsi”. In alcune ricostruzioni cartografiche, tuttavia, l’intero territorio palentino viene ascritto ad uno dei popoli confinanti con i Marsi, quello degli Equi (“Aequi”). La questione sarà facilmente…
[Storia delle Cese n.44] da Osvaldo Cipollone Vincenzo Cipollone “de Papparéjjo” era nato il 9 novembre 1902. Nel 1993, alla veneranda età di 91 anni, è stato intervistato da Osvaldo Cipollone ed in quell’occasione ha condiviso con lui moltissimi dettagli della storia e delle tradizioni di Cese. E’ tuttavia sul tema del terremoto che il…
[Storia delle Cese n.42] da Osvaldo e Roberto Cipollone Anche Cese, nel suo piccolo, ha generato una propria “tregua di Natale”, il 24 dicembre del 1943, quasi trent’anni dopo la tregua più famosa del 1914 (all’inizio della prima guerra mondiale), raccontata magistralmente nel film del 2005 scritto e diretto da Christian Carion. A Cese, alla…
[Storia delle Cese n.41] da Osvaldo Cipollone e Mario Di Domenico Attualmente Cese ha tre chiese, ma in passato ne esisteva certamente una quarta, dedicata a Santa Lucia, che sorgeva all’inizio del paese giungendo da Cappelle, come scrive Osvaldo Cipollone in “Orme di un borgo”. “A Cese, oltre alle tre chiese attuali, ne esisteva un’altra…
[Storia delle Cese n.39] da Lorenzo e Osvaldo Cipollone Il termine “università” non deve trarre in inganno per l’attuale accostamento con le “università degli studi”. “Universitas” è infatti il termine che generalmente indicava i comuni dell’Italia meridionale, sorti già sotto la dominazione longobarda e successivamente infeudati con le conquiste dei Normanni. La loro evoluzione storica…
[Storia delle Cese n.35] da Simonetta Ciranna, Patrizia Montuori La ricostruzione post-sisma del 1915 fu certamente complessa e incontrò diverse difficoltà progettuali e realizzative. Molti edifici di culto, in particolare, dovettero essere ricostruiti ex-novo, spesso secondo un stesso modello replicato in diverse varianti a seconda del pregio e dei costi di realizzazione. In tale contesto…
[Storia delle Cese n.33] di Roberto Cipollone La vita e la storia di Cese sono strettamente legati al territorio dei Piani Palentini, da sempre al centro delle vicende del paese non solo per gli aspetti economico-produttivi legati alla vocazione agreste del luogo, ma anche per la collocazione geografica e per le relazioni con gli altri…
[Storia delle Cese n.32] di Roberto Cipollone Le criticità avvertire ed affrontate dai cesensi nella propria vita quotidiana hanno tracce ormai secolari. Risalgono al 1917, in particolare, due reclami presentati dagli abitanti del paese in relazione alle difficoltà emerse soprattutto nel post-terremoto.Nel primo reclamo, inviato al Ministero dell’Interno, l’accento è posto sul tema della costruzione…
[Storia delle Cese n.31] da Roberto Cipollone e Mario Di Domenico Pietro Marso nacque a Cese in una data che deve collocarsi intorno al 30 Ottobre 1441, in base ad un obituario[1] attestante come data di morte il 30 Dicembre 1511[2]. Nell’epitaffio del Marso, voluto da suo nipote Ascanio ed anticamente conservato in San Lorenzo…
[Storia delle Cese n.30] da Angelo Melchiorre e Giuseppe Cipollone La bibliografia sulla battaglia dei Piani Palentini è ormai sterminata. Dal famoso verso di Dante (cui si deve la consacrazione del nome di “Battaglia di Tagliacozzo”) ad oggi, poeti e narratori e storici di ogni tendenza e di ogni nazionalità hanno ricordato soprattutto la patetica…
[Storia delle Cese n.29] da Mario Di Domenico Alcuni “tesori” si sono fortunatamente salvati dalla distruzione dell’antica chiesa di Cese nel terremoto del 13 gennaio 1915. Il più noto e prestigioso è senza dubbio la tavola della Madonna delle Cese di Andrea Di Litio, ma in paese ci sono ancora oggi altre testimonianze artistiche poco…
[Storia delle Cese n.28] da Giovanni Pagani, Mario Di Domenico, Osvaldo Cipollone Giovanni Pagani include nel suo “Luci di nostra gente: Avezzanesi illustri” la figura di Fra’ Bonaventura da Cese, vissuto nel XIII secolo. Le fonti storiche sul frate cesense sono però labili e non sempre concordi. Ecco quanto riporta Pagani. La tradizione vuole che…
[Storia delle Cese n.27] di Roberto Cipollone C’era una fibbia metallica in un terreno da poco arato nella campagna di Cese, in zona “Colle Streppìto”. Nei pressi, tegolame e pietre lavorate che riconducono con tutta probabilità alla presenza nell’area di un’antica villa romana. Ma quella fibbia metallica è davvero uno strano ritrovamento.Risulta infatti essere parte…
[Storia delle Cese n.24] da Fulvio D’Amore, Osvaldo Cipollone, Ermanno Grassi e Pino Coscetta Il fenomeno del banditismo/brigantaggio antispagnolo nacque agli inizi del 1500, si sviluppò rapidamente in tutto il Regno di Napoli e arrivò in Abruzzo verso la fine del secolo. Qui ebbe come capo incontrastato Marco Sciarra, detto “re della campagna”, il quale…
[Storia delle Cese n.22] di Roberto Cipollone La prima traccia sull’educazione scolastica a Cese risale al 1821, anno in cui per Regio Decreto risultano nominati maestri scolastici don Stefano Cosimati, don Livio Pace e don Giuseppe de Amicis. Dagli Atti dei sindaci del 1830 si legge infatti che “l’eletto di Cese Antonio Rosati ricorreva contro…
[Storia delle Cese n.19] da Mario Di Domenico, Hubert Devijver e Frank Van Wonterghem Il simbolismo funerario nei monumenti sepolcrali è una costante dello spirito religioso di tutte le genti, in particolar modo di quelle antiche. Per la gente comune e di medio rango, la stele si componeva solitamente del solo testo rituale riproducente i…
[Storia delle Cese n.18] da Osvaldo Cipollone e Armando Palanza Agli inizi del ‘900, dopo il prosciugamento del lago del Fucino, la popolazione marsicana rivendicava un’equa ripartizione delle terre coltivabili e a quel tempo amministrate dalla famiglia Torlonia, realizzatrice del progetto. I contadini protestavano contro la speculazione e lo sfruttamento di chi riempiva i granai…
[Storia delle Cese n.17] da Osvaldo e Roberto Cipollone Padre Antonio Tchang era un francescano nato in Cina nel 1911. Allo scoppio della seconda guerra mondiale fu nominato cappellano di un campo di internamento e nel 1941 ricevette dalla Santa Sede l’incarico di assistente spirituale del campo di Isola del Gran Sasso, in provincia di…
[Storia delle Cese n.15] da Roberto Cipollone Dopo il 1860 il fenomeno del brigantaggio esplose anche nella Marsica e nell’aquilano, così come nel resto del Meridione, fomentato da motivi di chiara ostilità nei riguardi di un governo, quello unitario piemontese, che veniva visto come estraneo e ostile. Nella nostra zona, tuttavia, la matrice politica del…
[Storia delle Cese n.14] da Giuseppe Grossi Nel territorio di Avezzano esistevano, al tempo dei popoli italici marsicani, diversi abitati fortificati, concentrati soprattutto sulle alture dominanti le piane e le valli in modo da controllare e difendere il territorio agricolo e di pascolo della comunità locale. Di questi centri fortificati della prima età del ferro,…
[Storia delle Cese n.12] da Mario Di Domenico Il maggiore tempio religioso della comunità cesense fu eretto, ad opera del monachesimo benedettino, sulle rovine abbandonate di una villa coloniale romana. Il Vescovo Didaco Petra la descriveva così a seguito della sua visita pastorale del 19-20 maggio 1671: “La chiesa era di una sola navata ed…
[Storia delle Cese n.10] da Osvaldo Cipollone La maggior parte delle circa 50 vie e piazze di Cese porta oggi il nome di poeti, scrittori, storici, letterati e studiosi (tra i 30 nomi illustri ricordiamo Paolo Marso e Pietro Marso, cui sono dedicate rispettivamente le ex Via Napoli e Via Roma). Solo quattro sono dedicate…
[Storia delle Cese n.9] da Mario Di Domenico Per comodità del lettore è sembrato opportuno trascrivere le tesi sulle origini di Cese formulate dai maggiori autori di storie locali marsicane. In primis quella del Febonio, al quale senza dubbio e con doveroso rispetto porgiamo la corona agonale, poi Antinori, Corsignani e Di Pietro. Tesi del…
[Storia delle Cese n.8] da Romano Sauro Per tutto il tempo che – la mia famiglia ed io – siamo rimasti lì tra Le Cese, Sante Marie e Avezzano, la mia immaginazione e la mia mente erravano riconducendomi a quel triste e lontano 13 gennaio 1915, quando il sisma distrusse la terra della Marsica causando…
[Storia delle Cese n.1] di Roberto Cipollone C’è un punto di svolta nella storia medioevale della Marsica e si colloca attorno all’anno mille, quando la “gastaldia” dei Marsi venne enucleata dal Ducato di Spoleto, elevata a contea dotata di autonomia amministrativa e attribuita, nel 926, a Berardo detto “il Francisco”, capostipite della casata dei Berardi.…
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