[Storia delle Cese n.47]
di Osvaldo e Roberto Cipollone
Nel 1962 gli abitanti di Cese inviarono una petizione al Prefetto dell’Aquila, chiedendo che la frazione non fosse più amministrata dal Comune di Avezzano, bensì da quello di Scurcola. Gli stessi Cesensi si dichiaravano “stanchi dell’abbandono più completo” in cui si trovava il paese. L’istanza, sottoscritta da 155 abitanti, ebbe almeno l’effetto di sollecitare l’interesse del Prefetto, il quale inviò al Sindaco di Avezzano una lettera (con oggetto “Fraz. Cese – Richiesta di distacco dal Comune”) in cui chiedeva delucidazioni in merito. Nel testo del Prefetto si legge: “Con preghiera di fornire cortesi notizie in merito, si trasmette, verso restituzione, l’unita istanza dell’’11 novembre u.s. dei capi famiglia della frazione Cese”.
L’istanza degli abitanti di Cese era invece la seguente: “I sottoscritti capi-famiglie di Cese, frazione di Avezzano, stanchi del modo in cui sono stati sempre trattati e stanchi dell’abbandono più completo in cui si trova questo loro paese, rivolgono istanze all’Eccellenza Vostra affinché intervenga in loro favore per potersi staccare dal comune di Avezzano e passare sotto il comune di SCURCOLA MARSICANA. Fiduciosi del Suo Interessamento, ringraziano e si sottoscrivono“.
Nella prima pagina di firme, l’unica di cui abbiamo testimonianza fotografica, appaiono i nomi dei seguenti firmatari: Cipollone Giulio, Cipollone Elia, Petracca Angelo, Di Fabio Vincenzo, Cipollone Antonio, Cosimati Amalia (?), Torge Giovanni, Petracca Giuseppe, Cipollone Ugo, Cipollone Gaetano, Galdi Giovanni, Cosimati Augusto, Ippoliti Giovanni, Cipollone Arduino, Torge Oreste, Bruno Luigi, Marchionni Maria Rosa, Cipollone Filippo, Di Giamberardino Mario, Contaldi Antonino, Marchionni Ivo, Cipollone (?)eo, Cipollone Loreto.
La storia ci dice che questa non fu l’unica istanza che gli abitanti di Cese inviarono alle Istituzioni locali; le prime di cui si ha traccia documentata risalgono all’immediato post-terremoto (1917), ma è plausibile pensare che ce ne siano state altre precedenti. Mai, però, si era esplicitata la volontà di staccarsi dall’amministrazione avezzanese per confluire in quella di un comune vicino, Scurcola Marsicana nel caso specifico.
Stando alla storia successiva, si potrebbe concludere che l’istanza si sia risolta in un “nulla di fatto”, poiché in effetti Cese è rimasta frazione di Avezzano (nonostante non compaia neanche nell’elenco delle frazioni all’interno della “Relazione previsionale e programmatica 2007-2009”). Plausibilmente, tuttavia, la petizione del 1962 ha sollevato una questione rilevante che l’Amministrazione del tempo, sollecitata dal Prefetto, non ha certo potuto ignorare.
<Rielaborato dal Calendario Pro Loco Cese 2005 con documenti del Comune di Avezzano>

