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Le bande musicali di Cese

[Storia delle Cese n.21]
da Osvaldo e Roberto Cipollone, Gianluca Tarquinio

L’esistenza della banda musicale di Cese viene fatta risalire al 1889, sotto la guida del quarantenne Gabriele Di Marco di Capistrello; aveva un organico di 14 elementi (5 clarinetti, un basso, 2 piatti, 2 trombe, un trombone, 3 tamburi) e provava in un’aula della scuola. La prima ed emozionante uscita pubblica avvenne nel Capodanno di tale anno; successivamente si esibì anche a Corcumello, Scurcola Marsicana, Magliano de’ Marsi, Pescocanale, Celano, Capistrello, Pescara, e naturalmente diverse volte a Cese. Al maestro Di Marco succedettero Marco Cipollone, di Cese, e Giulio Di Toro di Avezzano. In questo periodo la divisa era bianca con strisce nere e bottoni dorati. Dopo alcuni anni di attività la banda venne sciolta nel 1894 per ricostituirsi dopo due anni.

Secondo un’altra ricostruzione, la prima banda musicale “Città di Cese” si costituì agli inizi del XX secolo. Della stessa esiste anche una foto di gruppo scattata nel 1905 che evidenzia sia la completezza degli strumenti che la cura dell’abbigliamento. Scavando tra i ricordi e coinvolgendo nella ricerca i più anziani, è stato possibile individuare alcune dei componenti. Inconfondibile è la figura del maestro ‘Ndoniuccio Cipollone; con una certa difficoltà e con qualche dubbio sono stati individuati il fratello Vincenzino, Vincenzo Patrizi (detto Pizzichitto, fratello di Lisetta dejjo scarparo), Giovanni Petracca (padre di Lidia), Giuseppe Bianchi (Drocchi), Checchino Cosimati, Settimio Galdi, Attilio Petracca, Tomassino Cipollone, Guglielmo Petracca, Antonino Contaldi e Nazzareno Marchionni.

Intorno agi anni ’20, alcuni componenti della banda, che ormai aveva cessato l’attività musicale a causa della guerra e del terremoto, si impegnarono a ricomporre un nuovo gruppo bandistico riuscendoci pienamente, grazie anche all’esperienza dei vecchi “bandisti”. Diretti dal nuovo maestro, Pizzichitto, si esercitavano in un’apposita stanza a loro riservata ed ubicata nei pressi del Piazzale Palentino, dove erano state costruite le baracche asismiche. Molti ragazzi e giovani andavano ad ascoltare le prove e piano piano nacque in loro la voglia e la passione di far parte del gruppo, che era così ben organizzato da disporre persino di un addetto alla custodia ed alla cura del locale e degli strumenti: Piuccio.

Quando il maestro si sposò, trasferendosi a Luco dei Marsi, ebbe qualche difficoltà a garantire l’assiduità alle prove, per cui, pur impegnandosi a rimanere nel gruppo, passò la bacchetta della direzione all’elemento più preparato musicalmente: Attilio Petracca, che era il responsabile unico, economo e contrattista. Preciso nella contabilità, annotava entrate ed uscite, anche quelle più impensate come il consumo delle candele alla cui luce venivano letti gli spartiti. Di questa banda esiste anche qualche strumento custodito per ricordo e alcuni spartiti. I componenti erano i seguenti: Vincenzo Patrizi (Pizzichitto) [maestro]; Attilio Petracca [capo banda]; Guglielmo Petracca, Antonio Cipollone (de ‘Quarietta), Arturo Cipollone, Giuseppe Cipollone (jo Generale), Severino Cipollone, Giocondo Petracca (di Lidia), Vincenzo Cipollone (di Menina) e Luigi Bruno [clarinetti]; Vincenzino Cipollone, Antonio Corradini, Vincenzino Galdi, Paolino Petracca e Domenico Piacente [trombe]; Giocondo Petracca e Francesco Bianchi (Checcono) [bombardini]; Francesco Stati e Giovannino Cipollone (di Giacomina) [tromboni]; Tomassino Cipollone, Arimondo Galdi e Nazzareno Marchionni [bassi]; Palmerino Cipollone (Bbicilletta) [piatti]; Leonardo Scafati [grancassa]; Angelo Cosimati (di Ambrogio) e Nicodemo Cipollone [tamburo]. Di questo periodo post-terremoto si ricorda un concerto tenuto a Monte Sabinese al quale è legato un particolare ricordo. Suonando nella piazza cittadina, durante l’esecuzione de I Lombardi alla prima crociata, di Giuseppe Verdi, un veno beffardo fece volare tutti gli spartiti dei bandisti, tranne quello del bombardino suonato da Giocondo Petracca, il quale, assieme a una piccola e ancora inesperta matricola, Mario, rimase indomito a suonare sul palco, riscuotendo meritati applausi finali.

Questa banda musicale fu operativa per diversi anni e la fine della sua attività è certamente da attribuire alla seconda guerra mondiale. La passione verso quest’arte rimaneva però sempre nell’animo di ogni abitante di Cese.

Dopo diversi decenni, negli anni ’80 un gruppo di amici ha iniziato ad approcciarsi alla musica dapprima per puro divertimento personale e poi per passione comune, dando vita nel 1986 ad un nuovo gruppo bandistico formato anche da diversi ragazzi. Alcuni di questi erano già stati avviati agli studi musicali, mentre altri hanno dovuto frequentare apposite lezioni per meglio esercitarsi sugli strumenti. Così, nel 1987, quando è stata inaugurata la croce sulla strada che porta alla “Madonna delle Grazie”, il neonato complesso bandistico ha eseguito il primo pezzo ufficiale sotto la direzione del maestro Silvio Notarpasquale, originario di Trasacco. A lui è poi subentrato il maestro Francesco Di Girolamo di Magliano, mentre il fratello Marco curava la formazione delle “nuove leve” con lezioni dedicate che si tenevano nei locali dell’asilo di Cese. Gli stessi locali ospitavano le prove settimanali del gruppo, ogni venerdì, nel piano interrato, mentre le prove di andatura all’aperto avevano luogo nel casale “Petracca” (ex San Basilio).

Della terza banda musicale di Cese hanno fatto parte, in tempi diversi: Silvio Notarpasquale, Francesco Di Girolamo [maestri]; Fabio Carugi, Daniele Cipollone, Ercole Cipollone, Fabrizio Cipollone, Francesco Cipollone (di Elio), Paolo Cipollone (di Marcello), Roberto Cipollone, Valerio Cipollone*, Gianluca Cosimati, Lorena Cosimati, Fabrizio Di Fabio, Fabio Marchionni e Angelo Torge [clarinetti]; Stefano Cipollone [flauto traverso/ottavino]; Ivan Bucci, Francesco Cipollone (di Antonio), Alessio Gargano, Antonello Patrizi e Massimo Patrizi [sassofoni contralti]; Ernesto Cipollone [sassofono soprano]; Gianpaolo Cipollone, Marco Cipollone, Antonio Leonetti, Giuseppe Petracca* e Franco Torge [trombe]; Angelo Mellano [flicorno soprano]; Italo Cipollone (capo banda) [trombone]; Eugenio Cipollone*, Isaia Cipollone, Maurizio Di Bartolomeo*, Vincenzo Di Pietro, Paolo Mellano [sassofoni tenori]; Marcello Petracca [sassofono baritono]; Emilio Cipollone*, Lino Galdi e Franco Patrizi* [bombardini]; Renzo Cipollone, Oreste Cosimati e Roberto Tramutoli [bassi]; Paolo Buccini, Daniela Carugi, Silvia Petracca e Lino Torge [tamburo]; Pasquale Cipollone e Cesidio Marchionni* [grancassa]; Agostino Carugi [piatti].

Questa terza banda è rimasta in attività fino alla fine degli anni ’90 ed è diventata una realtà conosciuta nella Marsica ed oltre; diversi giovani elementi hanno poi collaborato con altre bande locali o hanno proseguito gli studi musicali in conservatorio.


* Eugenio Cipollone e Franco Patrizi avevano iniziato nella banda con il clarinetto; Maurizio Di Bartolomeo con il sassofono contralto; Cesidio Marchionni con il sassofono tenore; Emilio Cipollone ha suonato anche la grancassa. Nelle primissime uscite, Valerio Cipollone e Giuseppe Petracca suonavano il sassofono contralto/sopranino curvo.


<Rielaborato da O. Cipollone, “Angeli co’ jji quagli” (1997) e G. Tarquinio, “Le bande musicali della Marsica tra passato e presente” (2007), integrati da ricerche personali sulla terza banda>


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